sabato 4 dicembre 2010

Appunti di filosofia: Pico della Mirandola

pico della mirandola

"Non ti ho fatto né celeste né terreno, né mortale né immortale, perché di te stesso quasi libero e sovrano artefice ti plasmassi e ti scolpissi nella forma che avresti prescelto. Tu potrai degenerare nelle cose inferiori che sono i bruti; tu potrai, secondo il tuo volere, rigenerarti nelle cose superiori che sono divine.

" Pico della Mirandola (1463 - 1494)


Giovanni Pico della Mirandola fu uno delle figure più rappresentative e conosciute del suo tempo.

Un' incredibile memoria


La sua fama universale deriva dalle leggende circa la sua incredibile memoria. Si tramanda, infatti che Pico della Mirandola fosse capace di leggere e di imparare a memoria libri interi e cge sapesse recitare la Divina Commedia dall'ultima pagimna alla prima.

pico della mirandola


La biografia


Al di là di questi aspetti, Pico della Mirandola era un genio assoluto della sua epoca.
Figlio del Signore di Mirandola e conte della Concordia, ben prestò rivelò le sue geniali doti. Studia diritto canonico che all'età di 14 anni abbandona per dedicarsi alla filosofia e allo studio delle lingue.
La sua carriera è fulminea. Egli passa da Bologna a Ferrara, fino a Padova e Parigi e infine a Fienze.

A Firenze Pico della Mirandola conobbe angelo Poliziano e Girolamo Benivieni.
Ben presto egli si appassionò alle tesi neoplatoniche di Marsilio Ficino. La sua vasta preparazione e le sue conoscenze in ambiti vari  lo portarono però su strade diverse.
Pico, infatti si avvicinò all'aristotelismo, alle tesi dei filosofi medievali e allo studio dell scritture sacre che apprese avendo studiato e imparato la lingua ebraica.

Pico delle Mirandola cominciò a lavorare a un'immensa opera le 900 tesi che avrebbe voluto discutere a Roma dove si doveva tenere un congresso filosofico aperto alle maggiori menti del periodo. Il congresso non si tenne più, ma lcune delle tesi di Pico furono ritenute eretiche.

Il filosofo cercò di difendersi confutando le accuse in un'Apologia che non gli evitarono una condanna. Pico fuggì in Francia dove per un breve periodo fu incarcerato nel castello di Vincennes.

I buoni uffici dei potenti dell'epoca a partire dai Medici lo salvarono.

Egli fece ritorno a Firenze dove continuò i suoi studi. Pico della Mirandola mise insieme varie tesi filosofiche e cercò i legami con la Cabala avvicinandola a tesi cristiane. E' proprio questo il lavoro principale di Pico della Mirandola.

La volontà di cercare un filo conduttore comune fra ebraismo, cattolicesimo e maggiori correnti filosofiche platonismo e aristotelismo in primis.

La sua opera venne interrota dalla sua precoce morte che avvene nel 1494 quando Pico della
Mirandola aveva solo 31 anni.

Le tesi filosofiche principali


Il passaggio di apertura del post illustra in breve quella che è una delle tesi filosofiche più importanti e pregnanti del filosofo. Secondo il Pico della Mirandola l'uomo ha una natura del tutto indeterminata  del tutto estranea a qualsiasi ente naturale. L'uomo può attraverso il libero arbitrio diventare un camaleonte, trasformarsi fino a raggiungere forme più alte di perfezione e felicità.

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